I primi ritrovamenti risalgono al 1784, confluiti poi nella collezione del Cardinale Stefano Borgia, tra cui la celebre "Tabula Veliterna" e le note terrecotte policrome che decoravano il frontone del tempio. Nel 2016 si è concluso il recupero del sito archeologico, finanziato con un bando regionale che ha permesso la costruzione di una teca a protezione dell'Area al fine di permettere la fruizione da parte dei cittadini.